WhatsApp sta per introdurre significative modifiche, che entreranno in vigore l’11 aprile, in seguito ai nuovi Termini di servizio supplementari. Queste modifiche sono dettate dalla legislazione europea, inclusi il Digital Services Act e il Digital Markets Act, oltre al nuovo EU-US Data Privacy Framework. Poiché WhatsApp è una proprietà di Meta, rientra nell’ambito dei regolamenti comunitari che riguardano i gatekeeper digitali, spingendola ad adottare misure per la concorrenza e la protezione dei dati.
Tra le principali novità c’è l’interoperabilità tra diverse piattaforme di comunicazione, che permetterà a WhatsApp di ricevere e gestire messaggi da servizi come Telegram, Signal o Session. Questo cambiamento mira a promuovere una concorrenza più equa e l’innovazione tra le piattaforme di messaggistica. L’effettiva interoperabilità richiederà però un percorso tecnico complesso, incentrato sulla sicurezza e la cifratura dei dati.
Dal punto di vista della privacy, WhatsApp assicura che i messaggi e le chiamate personali continueranno a essere protetti dalla crittografia end-to-end. L’età minima per l’utilizzo del servizio sarà abbassata a 13 anni nell’Unione Europea, uniformando le regole a livello globale.
Inoltre, ci saranno aggiornamenti sui meccanismi di trasferimento internazionale dei dati, in conformità con il nuovo EU-US Data Privacy Framework. WhatsApp ha anche aggiornato i termini di servizio per i Canali, un servizio di broadcast che permette agli utenti di ricevere aggiornamenti. L’utilizzo dei Canali non influirà sulla privacy dei messaggi personali degli utenti e WhatsApp non si assume responsabilità per le azioni o i contenuti condivisi attraverso questa funzionalità.